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sabato 18 aprile 2020

Carrellata dei dispositivi con cui ho redatto i vari diari

Prima dello sviluppo di un’ elettronica compatta e con un autonomia discreta l’unico metodo per scrivere i diari era carta e penna gli appunti poi venivano trascritti con programmi di videoscrittura (word) e poi inviati via mail o stampati. Nel 2005 sono riuscito a mettere le mani su un Nokia 9200 comunicator

Questo prototipo di smartphone aveva anche un word processor che permetteva già di scrivere in formato proprietario per poi essere trasferito in formato testuale e modificato con il computer, rispetto alla carta e penna comunque era un notevole passo avanti. Questo dispositivo mi ha accompagnato fino all’ inizio del 2007.

Nel 2007 grazie a un’ ottima offerta della Fnac ho acquistato un palm T2 Tungsten 


Questo dispositivo oltre ad ad avere un calendario eccellente e pratico e un’autonomia che superava la settimana aveva un word processor che era la versione ridotta di Microsoft Word, e si poteva collegare via infrarossi ad una tastiera esterna pieghevole. L’Upload diretto del file o l’invio via mail di un pdf era (nonostante il dispositivo potesse andare su internet collegandosi in Bluetooth con un telefono abilitato) era una mera chimera. Il principale difetto di questo dispositivo era la memoria volatile se la batteria si scaricava si perdevano tutti i dati. 

Dopo un’anno e mezzo di onorato servizio il Palm Tungsten mi ha abbandonato ed è stato rimpiazzato da un Nokia E61i 



Questo dispositivo oltre ad avere un discreto word processor aveva pure la connessione Wifi e si poteva accedere ad internet e alla propria casella email. 

Nel 2009 trovo l’offerta di un NetPc della Acer


Caratteristiche di questo computer sono la memoria a stato solido 4 Gb una batteria che arrivava all’inizio fino alle 3 ore di lavoro in modalità basso consumo e non ultimo il sistema operativo Linux che essendo ottimizzato per questa famiglia di computer garantiva consumi bassi e buone prestazioni. Il file scritto con open office veniva poi controllato per la parte con grafica con Pages operante su computer Apple.

Nel 2011 acquisto l’IPhone 4 che assieme alla magic keyboard di Apple e a Pages mi permette  di condividere il file poco dopo averlo scritto e di avere automaticamente una copia di backup ovunque sia

Il passo successivo è ovviamente l’ IPad ormai il testo viene interamente composto revisionato e impaginato con il tablet e con Pages. 

Perché uso Pages e non Word. Uso Pages semplicemente perché è più semplice da usare di Word e permette di inserire facilmente immagini e  volendo di pubblicare anche il file come libro su IBooks, oltre al discorso pratico, considero anche il discorso economico la suite IWork per Mac acquistata una sola volta nel 2007 mi è costata 69 euro (adesso è inclusa in ogni nuovo Mac), la versione mobile di Pages acquistata nel 2011 mi è costata 3,99 euro (adesso è inclusa), gli aggiornamenti sono costanti e le migliorie sono evidenti in ogni versione

venerdì 15 novembre 2019

Alimentare la tecnologia mentre si è In viaggio.

Uno dei problemi maggiori di un viaggiatore è quello di alimentare e ricaricare i propri dispostivi nel corso della giornata. Una persona non tecnologica non avrà di sicuro problemi, i telefoni non smart arrivano facilmente a una settimana di autonomia, chi è minimamente tecnologico avrà solo il suo smartphone da ricaricare. L’alimentatore fornito dalla casa insieme a un adattatore per i viaggi all’ estero e i problemi sono risolti. Chi invece è molto tecnologico avrà parecchi dispositivi che per quanto milliamperes\ ora abbiano di batteria con l’uso intenso prima o poi danno forfait.
Dopo anni di viaggi sono arrivato a trovare la soluzione ideale. I dispositivi da alimentare via usb sono 2 iPhone 1 IPod touch 1 iPad 1Airpods 1 cassa portatile Bluetooth 1 torcia usb power 1 AppleWatch Chiaramente iPad e iPod touch, cassa Bluetooth, torcia ed AppleWatch  verranno caricati il più possibile alla sera in albergo, per evitare di portarmi dietro 8 alimentatori diversi ho optato per quelli multipli avendo cura di verificare che lavorassero a doppia frequenza\ e doppio voltaggio. Mi sono dotato quindi di tre alimentatori da cinque uscite ciascuno.  Per caricare in mobilità dispongo di 4 powerbank principali ( 3 da 10.000 mA\h) e 1 una da 15.000 mA\h tutti questi powerbank sono stati presi su amazon non spendendo mai più di 20 euro. Preferisco il taglio da 10.000\15.000 mA\h in quanto ci sono meno problemi per i voli aerei e offrono un eccellente compromesso tra capacità e tempo di ricarica. Anni fa avevo provato una batteria da 22.000 mA\h ci metteva circa 15\16 ore a ricaricarsi e dopo nemmeno un anno di uso non intenso era definitivamente morta. Come batterie secondarie dispongo di 1 powerbank del 2013 da 5.000 mA\h che però è perfettamente efficiente e di un solio un prodotto non più in vendita studiato per gli ambienti estremi, uno smartphone di oggi non riesce ad alimentarlo ma un vecchio telefono una radio usb o un gps senza problemi
Per trasportare il tutto mi sono preso su Amazon due organizer per cavi. In ognuno ci sono 3 casi usb to lighting 2 cavi mini usb, 1 micro usb e 1 usb a-to usb C. In uno sono posizionate le batterie nell’altro gli alimentatori. Quello dove sono posizionati gli alimentatori ha anche il cavo per l’applewatch .

Cavetteria:
I cavi usb to lighting sono stati presi da Tiger, semplicemente per due motivi:
1) prezzo
2) durata ed affidabilità. I cavi in questione infatti stanno durando molto più di certi cavi che venivano definiti indistruttibili su amazon e finora non mi hanno mai dato problemi di compatibilità

NAS
L’ultimo ritrovato di cui mi sono dotato è un range extender\powerbank e unità nas della ravpower. Oltre ad estendere una qualunque rete wifi questo dispositivo permette anche il trasferimento da dispositivo mobile a Chiavetta usb e da sd sempre a memoria usb. Dotandosi di un hard disk o di una pennetta usb si possono quindi già condividere ed archiviare tutto quello che si è ripreso con il telefono